LETTERA APERTA AGLI AMICI UFFICIALI EX ALLIEVI DEL 54° CORSO AUC di ASCOLI PICENO …
ulteriore ricordo indelebile
Amiche ed amici cari, siamo riusciti a mettere dentro la 5a !!!
Dopo l’emozionante esordio in quel di Abano Terme, attraverso le indimenticabili tappe di Arezzo, Mantova e Montecatini, siamo giunti nella policentrica Genova, porta del Mediterraneo.
Un’altra tappa, non un traguardo, sia chiaramente inteso!
Ancora una volta, per l’appunto la 5a, mi vedo costretto, preoccupato ma anche onorato, a tenere in mano il pistolotto, per cercare di conferire a questa attesa serata un momento di misurate riflessioni e seriose considerazioni.
Mi son detto: ora cosa argomenterò di originale e di interessante? Che non faccia sopire, che non invogli la truppa a trasferirsi nelle braccia di Morfeo.
· Potrei fare delle facce da scemo.
Ma, considerato che talvolta mi fanno certi apprezzamenti immediati, mi è sorto il dubbio di essere già stato dalla natura in tal senso conformato.
· Potrei assumere una postura da uomo malfermo, curvo e malsicuro.
Come minimo susciterei curiosità e compatimento.
Mi son detto: perché mai, visto che fra alcuni anni, a Dio piacendo, seguendo il corso prescritto della vita, tali modificazioni diverranno spontanee.
· Potrei cantarvi una canzone …ovviamente anni 60.
Trascinandovi in uno stimolante coinvolgimento di gruppo, come è naturale che sia.
Invece ho pensato di rimanere fedele a me stesso …cioè voglio essere genuino e naturale.
Naturalmente vi voglio bene.
Sembra trovare conferma la tesi che, continuando a partecipare con immutato spirito e bontà d’animo a questi straordinari incontri, ci si voglia bene e si meni rispetto gli uni agli altri.
Volersi bene, amici miei, costa poco …
Lo sa anche il nostro ospitale Sessarego, da buon genovese!
Non mi sovviene il motivo né ricordo gli episodi per i quali i genovesi vengono collocati nel girone dell’avarizia.
Ma a ben guardare, o i genovesi si sono sparpagliati in tutta la penisola, isole comprese, oppure questi uomini “marinati” hanno messo in cinta mezzo mondo visto che, al di là del luogo di nascita riportato sulla carta d’identità, di gente in giro con le tasche strette ce n’è sempre di più.
Ad essere sinceri credo che, oggi come oggi, sia più appropriato parlare di tasche vuote …ormai un classico.
Vi trovate con me d’accordo, cari vecchi amici miei?
A proposito di …vecchi.
La sapete questa?
L’uomo è vecchio quando non può più sperare di vivere un numero di anni pari a quelli che ha!
…ARGOMENTO “PENSIONI”
Alcuni di noi sono già in pensione ed altri no.
Dipende dagli anni di scuola ripetuti, dalla velocità intellettuale, dalla voglia di cultura in quei lontani anni, dalla voglia ora di insistere o meno nel mondo del lavoro.
Secondo me si corre il rischio di sfilacciare il gruppo.
Punto bonariamente il dito su quelli che sono già andati in pensione.
Avevamo giurato tutti insieme, non so cosa, ma sembravamo tutti compatti e solidali.
Invece …
Uno va in pensione, l’altro no!
Una sorta di divisione sociale!
E poi c’è pensione e pensione, e questa è un’altra ingiustizia.
Remo, per citare uno a caso, è andato in pensione di recente e cattura, 500 euro più, 500 euro meno, diciamo 2.500 euro il mese.
Vale a dire circa 80 euro il giorno da spendere!
Una buona pensione.
Io, amici, ad esempio, sono andato in pensione già due anni fa.
Pochi n’erano informati.
Mi è andata anche bene.
Circa 1.900 euro il mese. Pari a circa 60 euro il giorno!
Una pensione tutto sommato decente …bevande incluse, ma ombrellone fuori.
Per starci dentro, Gaudenzio, che è un generoso amico informato dei fatti, mi ha noleggiato un cappellone messicano a due posti, usato, per dieci euro il mese, i.v.a. inclusa.
(da tal Gaudenzio, nobile ed amato genovese da viale Quartara, dove la vita costa un quarto oltre il lecito …).
Oggi si ha sempre il portafoglio in mano …
Nel pomeriggio sono andato in via del Campo.
Mi sono preso un gelato al suono di una chitarra. Un cono e due palline in piedi …5 euro!
Che suonata ragazzi!!! Ma siamo diventati matti!
Qui non ci stiamo più dentro. Ci vogliono ammazzare, ci vogliono fare secchi e fessi.
È qui che l’uomo formato AUC deve fare la differenza.
Strategia, occorre una vera strategia pseudo-militare.
Ormai è una presa in giro continua, fregare il prossimo è diventato un gioco incalzante ed incessante.
Credo che non sia solo colpa dei governi.
È l’uomo che ti frega.
Sia a destra che a sinistra.
Apriamo bene gli occhi amici, non è il colore, non è il tal o talaltro partito …la situazione è ben più grave. Non ci si può più fidare nemmeno delle persone con cui hai a che fare tutti i giorni!
Non se ne può più!
Qui te lo mettono nel culo senza che te n’accorgi.
Ecco. Sta qui la strategia.
Se te n’accorgi, piaccia o non piaccia, puoi pretendere dei soldi.
Per il pane e il sesso non c’è tramonto …
Beh, ad essere sinceri per il sesso è in ragione del ruolo.
Basta fare, paradossalmente s’intende, come i veri genovesi: non dare, ma ricevere. Non si spende e si guadagna bene.
Amici, diciamolo, pur dissanguati dai costi, noi non potevamo mancare qui a Genova.
GENOVA, CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA
La nostra puntuale ed attesa presenza a Genova va interpretata
…come il desiderio d’uomini di cultura, quali noi tentiamo di essere, di onorare la nascita di grandi personaggi quali Cristoforo Colombo, Nicolò Paganini, Giuseppe Mazzini, Eugenio Montale, Piano ..Forte, Gilberto Govi, Fabrizio d’Andrè, Bruno Lauzi, il Grillo sparlante, tale Fantozzi, talaltro Gaudenzio Sessarego e quanti altri;
…nondimeno come il dovere di celebrare le faticose e costose opere di grandi nomi di passaggio quali Rubens, Van Dyck, Van Derbergher, Van Basten, Gullit, Rikard, Pruzzo, Vialli, Coppi, Bartali, Moser e Vaafanbagno.
GENOVA, UNA CITTA’ SUPERBA, INGEGNOSA E RICCA
Tant’è che si dice ancor oggi: l’oro nasce in America, muore in Spagna ed è seppellito a Genova.
A proposito:
D “Sapete perché un genovese si fa seppellire con la testa fuori dalla terra?”
R “Per risparmiare i soldi della fotografia.”
Ingegnosi vero, non c’è che dire.
Ma anche determinati questi genovesi.
Pensate.
Su una lapide stava scritto: “Qui giace Giggio Belandi, che morì in una rissa scatenata per raccogliere 10 centesimi trovati per terra…”
Sulla lapide accanto: “Qui giace Pinin suo fratello, che morì d’infarto per non essere riuscito a partecipare alla rissa…”
Ma anche logici e lungimiranti questi genovesi.
Udite e giudicate voi.
“Figliolo, di chi è questa bicicletta?”
“Papà, l’ho vista appoggiata al muro del cimitero e ho pensato che il suo proprietario fosse morto!”
“Mamma, credo che i nostri vicini siano genovesi!”
“Perché cara?”
“La loro bambina ha ingoiato dieci centesimi di euro e sono tutti lì che gridano come i matti!!!!”
Un genovese distinto, che ha appena perso la moglie, si reca al Secolo XIX.
“Buongiorno. Dovrei pubblicare un necrologio.”
“Prego signore, mi detti il testo.”
“Morta Marta”
“Come??? Scusi, non è possibile! Ha idea di quante Marte ci siano a Genova? E poi mi permetto di ricordarle che fino a 5 parole la tariffa è la stessa!”
“Ah, ma davvero? Bene. Allora scriva: morta Marta, vendo Panda azzurra”
GENOVA, UNA CITTA’ VERTICALE
Quale è la città che ha una lanterna sottile e allampata sul mare, alta 117 metri, quale simbolo della città?
Quante sono le città che hanno ascensori, funicolari e palazzi con l’ingresso sul tetto?
Poche al mondo.
Una è Genova.
È tutto un susseguirsi di scalinate e saliscendi pedonali.
Occorrono gambe, banane e forza d’animo.
È proprio una città verticale, come il Genoa e la Sampdoria …c’è chi scende e c’è chi sale.
Osservando il rovescio della medaglia, qualcuno sostiene che per ragioni d’ordine pubblico, le due gloriose Società abbiano ad evitare il derby…
In un’ipotesi formulata dagli attivi Servizi Segreti Sportivi (SSS), sembra che, in caso le due squadre abbiano di nuovo ad incontrarsi allo stadio di Marassi, venga ingiunto all’arbitro di non lanciare la monetina, per evitare lo scontro fra le opposte fazioni. Si temono non meno di duemila feriti.
Ma i genovesi sono veramente tirchi o no?
Alcuni genovesi si trovano in una baita e rimangono bloccati da una tormenta di neve.
Fa freddo, scarseggia il cibo…
Alcuni giorni dopo arrivano i soccorsi e bussano alla porta.
“ Chi è?”
“ È la Croce Rossa”
“Grazie, ma abbiamo già dato!”
Un papà genovese, torna a casa e dice ai suoi figli:
“Ragazzi, se oggi sarete buoni, papà vi porterà in una gelateria e guarderete come gli altri mangiano il gelato”
Un genovese torna a casa presto dal lavoro.
Nel giardino di casa vede parcheggiato il furgoncino di un idraulico.
Alzando lo sguardo al cielo esclama: “Ti prego, Signore; fa che sia il suo amante…”
D “Sapete perché i genovesi guardano i film porno al contrario?”
R “Perché a loro piace il lieto fine, quando la prostituta restituisce i soldi al cliente”
D “Sapete chi fu l’inventore del puzzle?”
R “Un genovese al quale caddero mille lire nel frullatore”
Due prostitute genovesi, durante il periodo natalizio.
“Tu cosa hai chiesto a Babbo Natale?”
“Cinquanta euro, come a tutti gli altri.”
Due colleghe, in ufficio, in corso Maurizio Quadro, il 15 febbraio.
Una, vedendo l’amica giù di morale, le chiede: ”Come mai sei triste? Che ti ha regalato il tuo ragazzo a S.Valentino?”
“Un cazzo!!!”
“Che bello! Faresti cambio con un foularino?”
D “Sapete come si fa a far impazzire Gaudenzio da Genova?”
R “Lo si mette in una stanza rotonda e gli si dice che ci sono dieci euro in un angolo”
Pur trattandosi di modi di dire certamente amplificati ed eccessivi, per quanto esilaranti, divertenti e simpatici, ritengo sia cosa buona e giusta fermarsi qui.
Pur ritenendoli capaci di grande senso ironico, credo che ai genovesi non piaccia che si raccontino ad oltranza certe barzellette sulla tirchieria.
Certamente non amano che …si rida a loro spese!
GRAZIE GENOVA!
Bella e affascinante Genova.
Si è a noi concessa come una bella creatura da amare.
Si è manifestata anche brava ed organizzata.
Abbiamo mangiato divinamente bene, di tutto. Un eccellente connubio di piatti di mare e di terra.
…Meno una cosa che in molti si aspettavano.
L’uovo di colombo.
Di quest’uovo speciale tutti ne parlano, ma nessuno lo scopre!
Ma dov’è, mannaggia la miseria, questo dannato uovo?
Mi son mangiato ben 3 torte “pasqualina” …nessuna traccia!
Mi è sorto il dubbio che sia attualmente in Iraq, giacché tutta l’America ed un quarto dell’Europa stanno cercando …di scoprire “qualcosa” laggiù, in quel paese confermatosi ormai infernale. Dove si continua a sparare e a morire …
LA CONCLUSIONE DI UN’EPOCA
Ho letto: addio alle armi; abolizione della leva obbligatoria, alias la “naya”.
Una svolta epocale.
Dal 2005 le forze armate saranno composte da professionisti!
Perché forse noi eravamo dei dilettanti?
Bel ringraziamento!
Dopo tutti quei cessi che abbiamo distasato, dopo tutti quei pavimenti le cui mattonelle rosse dovevano diventare bianche, dopo tutte quelle marce sudate e sofferte …ci hanno dato dei dilettanti!
Non si vuole ammettere che, fatte salve alcune eccezioni, i nostri Generali non hanno né ieri-allora, né ieri-ieri saputo impegnare meglio, cioè professionalmente e produttivamente, cotanti giovani e forti risorse umane anche in momenti ed opere di pace.
Naya come noia.
Per molti, specialmente per i non graduati, la naya è stata considerata una inutile perdita di tempo.
Avessero almeno insegnato ad esercitare alcuni mestieri, per consentire di mettere l’arte da parte per il dopo.
Certo, la cartolina di precetto non piace a nessuno, non è mai piaciuta. Interrompe obbligatoriamente un modus vivendi …
Tuttavia la branda scomoda, il rancio dagli odori acri ed il posto di guardia che ti porta a meditare, alla lunga, hanno allenato al passaggio da una vita “faccio quel che mi pare” ad una vita tentativamente costruita su “obbedienza, sottomissione e sopportazione”.
Una sorta d’insegnamento al sacrificio, alla disponibilità, ad esser pronti ad affrontare una vita “ad ostacoli” (concreta) e non “sognata” (effimera).
E poi, se non ci avessero reclutato, come avremmo potuto conoscerci?
A mio parere quella cartolina di precetto è stata, per noi qui convenuti, un segno fortunato predestinato.
Ha consentito di incontrarci e di formare un gruppo solido e straordinario. Sorretto da un dignitoso senso di moralità.
Grazie leva …
Purché non sia guerra, non ti abolirei.
Ti modificherei dentro, nella sostanza.
Senza dubbio alcuno.
Per troppi anni, a causa della indisponente inerzia della classe dirigenziale stellettata, hai fatto pochi passi, non ti sei aggiornata, non ti sei valutata.
Ora ti hanno seppellito con tutti quei difetti e quei pochi pregi.
Ma noi non ti dimenticheremo.
Noi abbiamo saputo intelligentemente guardare il bicchiere mezzo pieno.
IL SALUTO “BENEDETTO”
Venuta intanto la notte,
vedendo i segni della sazietà,
è giunto il momento di portare a termine il servizio che mi è stato generosamente affidato.
Nella consapevolezza che il cielo non può essere raggiunto con una scala, né con sole parole trasportate dal vento;
nella fraterna speranza cristiana che ”chi di noi si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato”,
cari fratelli ed amate sorelle,
la mia laica benedizione scenda su di voi …
la tradizione di questi incontri fortifichi lo spirito di questo sano e responsabile gruppo …
e, per intercessione dei nostri protettori S. Antonio da Padova, S. Remo da Favaro Veneto, dei “Global G3” Gaudenzio - Guglielmo - Gabriele, nonché degli angeli e del nostro Arcangelo Marini, e di quanti altri non qui menzionati ma richiamati dalle Scritture, questo magnifico gruppo abbia a conservare i nobili sentimenti, la disciplinata condotta e le umane virtù che fin qui l’hanno contraddistinto …
ora e sempre, nei secoli dei secoli.
Amen.
Maurizio Bertazzoni