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VERONA…. La splendida sconosciuta
Ovviamente, parlo per me.
L’avevo visitata in precedenza solo 2-3 volte in occasione della mostra dei presepi che viene allestita nelle mura dell’Arena durante le festività natalizie.
Questa festa ha avuto il pregio di soddisfare alcune mie aspettative emotive, nate e coltivate fin dall’infanzia, che, diversamente, non avrei mai potuto soddisfare, poiché "lontane" dalle mie attuali abitudini.
Parlo di emozioni, poiché Sessarego quando ha organizzato la festa di Genova, scrivendo quegli appunti personali sui vari itinerari della sua città, mi aveva reso concreto il concetto di passione per la propria città, in quanto tutti i vari percorsi erano farciti delle sue esperienze giovanili, cioè della sua vita.
L’anno successivo, a Venezia, Bepi Pasqualotto ed io, abbiamo cercato di ripetere quanto era riuscito in maniera egregia a Sessarego, ma, essendone stati i protagonisti e non essendo originari del luogo, non potevamo trasmettere quelle emozioni che mi avevano reso preziosa l’esperienza genovese.
Quest’anno a Verona, ho avuto la fortuna di trovarmi spesso con Ziliotto accanto ed ho percepito, come con Sessarego, la passione per la sua città.
Non so se l’avete notato, ma ogni suo riferimento ai vari luoghi erano immancabilmente legati a ricordi personali…. Grazie Bepi e soprattutto grazie alla Silvana, santa protettrice degli ansiosi, dei pazienti e grande imitatrice della Madonna che non ha mai esitato di pronunciare il suo SI alle richieste del suo Signore.
Il tempo, splendido come temperatura e condizioni atmosferiche, ha incorniciato il nostro soggiorno permettendoci di godere la città sia di giorno che di notte… ce la siamo gustata nei vari aspetti
Il venerdì sera, dopo i convenevoli, ci siamo incamminati verso Piazza delle Erbe, in cui, al caffè Filippini, era prevista la cena all’aperto, con menù a base di pesce o carne.
Il tempo, splendido come temperatura e condizioni atmosferiche, ha incorniciato il nostro soggiorno permettendoci di godere la città sia di giorno che di notte… ce la siamo gustata nei vari aspetti … compreso il piatto forte indicatoci da Beppe il venerdì sera : " le gnocche alle Erbe", un piatto tipico che si gusta cenando all’aperto nella famosa piazza delle Erbe, da cui ha preso il nome.
La cena è stata ottima per qualità e servizio. Ho avuto la fortuna di godere della vicinanza di Beppe come commensale, per cui la cena è stata una immersione nella vita veronese, nella sua vita e nella nostra vita. Quando il bambino viene allattato, è risaputo che dalla madre, oltre al cibo, succhia affetto, sicurezza e protezione. Io, per la prima volta ho provato coscientemente tale sensazione. Mai mi era capitato di "sentire" la presenza di una persona così attenta e disponibile.
Caro Beppe, forse il segreto sta nella tua splendida consorte, che essendo stata parte molto attiva nell’organizzazione, ti ha permesso di vivere la festa più serenamente.
Il ritorno dal ristorante è stata una passeggiata tra chiacchere e risate in pieno relax,
Il sabato mattina è iniziata la visita al centro storico con guide ben preparate ed attente alle nostre esigenze. Oltre ai vari palazzi, siamo stati, e non poteva essere diversamente, anche alla casa di Giulietta e Romeo, in cui abbiamo visto i biglietti d’amore più famosi del mondo, tra i quali il commilitone Pairotti ha scorto un biglietto sospetto "ti amo Pasqui" firmato Silvy.
Verso mezzogiorno, abbiamo visitato l’Arena, è stata un’emozione unica e, per me impensabile, poiché, come molti, finora l’avevo vista solo qualche volta per televisione e non avevo mai potuto apprezzarne la bellezza e la maestosità.
La sera, non ho seguito il gruppo a san Zeno, ma sono andato in chiesa a san Nicolò….. sorpresa : le persone che devono comunicarsi, appena entrate in chiesa, prendono il loro pane con le pinze e lo mettono nella ciotola per la comunione. La predica di don Marco, riferita all’invito alla festa che il Signore ha rivolto a tutti i prediletti e che loro hanno miseramente ignorato, è stata una sferzata di valori ai presenti….
La cena : al ristorante ai 12 apostoli, famosissimo ristorante, noto anche per le manifestazioni letterarie che organizza e di cui è promotore.
Appena entrati abbiamo visitato la cantina romana, molto suggestiva, in cui abbiamo gustato stuzzichini e prosecco.
Poi siamo saliti al ristorante ed abbiamo degustato il sospirato e decantato menù : radicchio veronese con formaggio al monte, pasta e fagioli "da fine del mondo", bolliti misti con salsa verde, cren e pearà, dolci caffè . il tutto di qualità eccelsa.
Ho descritto brevemente il menù, non per sminuirlo, ma poiché il pezzo forte è stata la presentazione delle poesie in dialetto veronese del signor Gio, Giorgio Gioco, titolare del ristorante, esteta e poeta molto famoso nel mondo della cultura, tant’è che esiste il premio "12 Apostoli" che quest’anno è stato assegnato al giornalista Giovanni Minoli ed al musicista Giovanni Allevi… un vero regalo di Ziliotto
Ziliotto, a fine cena, ci ha regalato 2 pacchi di riso della località principe della sua coltivazione veneta : Isola della Scala.
La domenica mattina siamo partiti verso Valeggio sul Mincio suddivisi in 2 gruppi : i virtuosi con percorso diretto e regolare, i beoni con una leggera deviazione verso una cantina di Custoza.
Il gruppo partito verso Valeggio, navigatore la Silvana Ziliotto, ha avuto un viaggio tranquillo, molto diverso è stato il viaggio al seguito di Ziliotto.
La nostra guida del gruppo esperta del luogo, Beppe, dopo alcuni semafori ha perso metà del seguito. Dopo alcune telefonate, abbiamo definito un punto di incontro e lì abbiamo atteso, purtroppo … invano.
D’accordo con Beppe, che era molto più avanti di noi ritardatari, abbiamo proseguito verso la cantina di Custoza e …. Miracolo, abbiamo scoperto che, noi ritardatari, eravamo molto più avanti di Beppe … mah, come sia successo è tuttora un mistero.
Durante il viaggio verso Custoza, ho potuto sperimentare la preoccupazione di Beppe per evitare di "perderci" contando le telefonate che ho ricevuto …. un numero abbastanza elevato, però in pochissimo tempo …. Non male direi.
La visita alla cantina … un successo di assaggi e, ovviamente, un naturale ritardo.
Visita a parco Sigurtà :
il viaggio in trenino in mezzo al trionfo dei colori dell’autunno, alla vastità dei prati ed al mare di fiori e piante…. È sta una vera sorpresa per molti di noi
Borghetto :
quando, in precedenza e di sfuggita, avevo visitato il paesino ne ero rimasto entusiasta ed avrei voluto fermarmi a pranzo per gustare il panorama ed i famosissimi tortellini, era stato un sogno e tale sarebbe rimasto….se non fosse stato per Ziliotto.
Nel menù, oltre ai famosi tortellini, abbiamo potuto degustare i pesci di acqua dolce : il luccio e i lavarelli, pesci tipici e ricercati. Durante il pranzo c’era, in contemporanea, il festeggiamento del cinquantesimo anniversario di matrimonio di una coppia … le gags ed i canti non si sono fatti attendere molto
Dopo il pranzo il solito arrivederci al prossimo anno… meta : Presto lo saprete con esattezza!
Corrispondenza epistolare
Mestre 14-10-2208
Carissimo Sig. Gio…,
sono l’amico di bepi Ziliotto che ha parlato con lei durante la cena di sabato 11 ottobre, mi scusi se mi permetto di scriverLe, ma l’ammirazione e l’emozione che ho provato nel sentirla declamare le poesie e raccontare un po’ della sua vita, mi hanno spinto irresistibilmente a scriverle. Purtroppo, sono fatto così, non riesco a trattenermi di fronte alle cose belle ed armoniche che la vita ci propone ogni giorno. Io, come Lei, sono un curioso ed un fans delle cose belle, un esteta che osserva la vita scorrere nella sua apparente monotonia tutti i giorni.
È la parola apparente che permette di distinguere gli esteti dagli altri.
Il senso dell’armonia è insito nelle caratteristiche genetiche dell’uomo, non esiste un essere umano senza il senso dell’armonia, noi possiamo riscontrarlo nelle persone ad un livello più o meno sviluppato, ma mai assente … per fortuna.
Anche la natura ha le sue armonie, anzi, sopravvive solo grazie alle armonie ancora presenti in essa, anche se non so ancora per quanto. L’umanità, al contrario, ha distrutto e continua a distruggere le armonie presenti ad un ritmo molto elevato e ne riscontriamo gli effetti tutti i giorni, basta accendere la tv o la radio.
Io considero l’esteta come la persona che riesce a “vedere” e a restaurare con le sue composizioni le armonie deteriorate.
Quante volte, dopo un buon pranzo diciamo : queste cose ci riconciliano con la vita, oppure quante volte l’ironia ci fa sorridere anche di fronte a fatti tragici, come vede gli esempi non mancano.
Oltre a ciò, desidero esprimerle la mia ammirazione per l’umiltà che ha manifestato il suo personale, che ho scoperto essere suo figlio e suo nipote.
È l’umiltà, l’entrare in contatto con le altre persone in punta di piedi che rende grande ogni persona.
Viviamo in un mondo di persone “stitiche” in fatto di complimenti, quasi costassero un sacco di soldi e non si rendono conto che si perdono ondate di emozioni mentre li rivivono scrivendoli.
Questo è quanto mi sono sentito in dovere di esprimerLe
Grazie di tutto
Mazzocco Remo
Verona 14 ottobre 2008
Caro Remo,
adotto subito la forma di confidenza, ho ricevuto un messaggio straordinario che mi racconta il tuo stato d’animo, l’apprezzamento dell’armonia, quella che fa muovere il mondo, che ci regala tutti gli equilibri. Mi ha fatto piacere il dialogo, sia pur breve, a stretto contatto di gomito. Il tuo "fratelli e sorelle" mi ha raccontato qualcosa di più del tuo entusiasmo estetico e della tua armonia. Qualcuno dice :"prodighi nella lode, avari nella critica". Anche questo è un suggerimento che viviamo con soddisfazione. Ed è la soddisfazione che ci dona la vita con le sue sorprese. Per voi ho recitato col cuore. Mille volte grazie, caro Remo, cordialità anche a tua moglie ed alla prossima.
Ciao dal tuo amico
Giorgio Gioco.